Ragazzina di Catania tenta il suicidio. Interviene la professoressa.
L’episodio si è infatti verificato intorno alle tre di notte. Quando è pervenuta su linea 112 una richiesta di aiuto da parte di una insegnante di una scuola superiore catanese.
La donna, infatti, poco prima, aveva appreso da alcuni alunni, particolarmente allarmati, che una loro compagna di classe aveva esternato in un gruppo “whatsapp” intenti suicidi. E che la stessa, contattata più volte, risultava irreperibile da diverse ore.
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Immediatamente la sala operativa ha preso contatti con i genitori della minore. I quali, in un primo momento, hanno riferito che la ragazza si trovava regolarmente a letto. Per poi scoprire, con stupore, che la figlia non era in camera.
La madre rinveniva, inoltre, diversi biglietti lasciati dalla ragazza. Dai quali emergeva chiaramente l’intento di togliersi la vita.
Diversi equipaggi di volante hanno iniziato a perlustrare meticolosamente l’intera zona intorno all’abitazione della famiglia.
Così dopo svariati minuti di ricerche li poliziotti hanno trovato la minore all’interno di un cantiere edile. Pericolosamente in bilico sopra un’impalcatura.
La ragazza appariva in stato confusionale. Gli operatori l’hanno messa in sicurezza facendola scendere dalla struttura pericolante. Alla stessa, inoltre, prestate inoltre le prime cure del caso. In attesa del 118, che è giunto sul posto poco dopo.
Accanto alla giovane vi erano, inoltre, alcune scatole di medicinali che la ragazza aveva assunto.
I primi accertamenti del caso hanno permesso di appurare che la minore, nella serata, aveva avuto un diverbio con la madre. Scaturito da futili motivi. E che, scossa per l’accaduto, aveva approfittato di un momento in cui i genitori dormivano per uscire di casa e mettere in atto i suoi intenti suicidari.