Picchia compagna incinta e abusa sessualmente delle figlie di lei

Picchia compagna incinta e abusa sessualmente delle figlie di lei.

I carabinieri di Trecastagni hanno infatti posto ai domiciliari (con braccialetto elettronico) un ucraino. Indagato appunto per “maltrattamenti in famiglia”, “estorsione” e “lesioni personali aggravate” nei confronti della convivente ucraina. Nonché “violenza sessuale aggravata con minorenni” e “adescamento” ai danni delle prime due figlie di lei.

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La donna dunque, dal 2013, sarebbe vittima di diversi episodi di violenza fisica da parte del compagno. Il quale l’avrebbe colpita con schiaffi e pugni, perfino in testa, anche durante la gravidanza da cui sarebbe nata la sua terza figlia. Provocandole in un caso una paresi al viso e in una seconda circostanza, un “trauma cronico non commotivo” con prognosi di 10 giorni.

Tra le minacce anche quella di firmarle i documenti per il rinnovo del permesso di soggiorno. Oltre che quelle di uccidere lei, le sue due figlie minorenni avute da una precedente relazione e sua madre.

A luglio, il Questore ha ammonito l’uomo. Tuttavia dopo una iniziale riappacificazione, la situazione sarebbe ulteriormente degenerata. Attraverso il verificarsi di altri episodi di violenza. Le figlie minorenni della donna avrebbero poi confidato alla madre di essere state bersaglio di ripetute attenzioni, “raid notturni” e tentativi di approcci sessuali da parte dell’ucraino. 

L’uomo avrebbe dunque inizialmente diretto le proprie mire verso primogenita. In particolare, dopo essersi seduto sul letto accanto a lei mentre stava guardando i cartoni animati, l’avrebbe abbracciata tirandola verso di sé e cercando di infilare la mano nel top per toccarle il seno. Non riuscendo nel suo infimo intento solo perché lei aveva sgomitato, liberandosi dalla presa.

L’uomo sarebbe spesso entrato in camera della minore. Intrattenendo con lei conversazioni su rapporti sessuali. Per poi mostrarle un libro sull’argomento e chiederle se tutto questo le piacesse.

In un altro episodio, dopo essersi seduto accanto al lei sul divano, avrebbe cercato di palpeggiarla in varie parti del corpo e di baciarla sul collo. Non raggiungendo il suo scopo solo perché la giovane si era rapidamente allontanata.

A partire da luglio, l’uomo avrebbe poi concentrato le sue “attenzioni” anche sulla secondogenita. Infilandosi durante la notte nel letto della minorenne, palpeggiandole il seno e le parti intime. Solo la ferma avversione della ragazzina, che lo aveva respinto con forza, aveva impedito che l’uomo potesse soddisfare completamente le sue torbide voglie.

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