Catania, tentata violenza sessuale dopo una serata in discoteca

Catania, tentata violenza sessuale dopo una serata in discoteca.

È giunta in Questura la segnalazione di una persona che ha riferito che in via Vincenzo Giuffrida si trovava una donna in lacrime che chiedeva aiuto perché aveva subito violenza sessuale.

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Sul posto è dunque intervenuta la polizia che ha trovato la vittima sui gradini del portone di uno stabile. In lacrime ha raccontato di aver subito violenza fisica e sessuale da parte di due uomini che si trovavano ancora nell’appartamento dove si era verificato il tutto.

Gli agenti, dopo aver bussato senza ottenere risposta, tramite una porta di emergenza, sono riusciti ad entrare. E hanno trovato un uomo, pluripregiudicato anche per violenza sessuale, che ha eluso le domande degli investigatori. Poi, incalzato dai poliziotti, ha riferito di trovarsi lì insieme al suo datore di lavoro.

Gli agenti hanno così trovato un uomo che dormiva e che appena si è svegliato è andato in escandescenza: attivando con il cellulare una diretta social, simulando di aver ricevuto degli schiaffi. Nonostante venisse invitato alla calma, l’uomo ha continuato a minacciare i poliziotti arrivando a lanciargli contro il telefono.

Trovate nell’appartamento anche numerose bottiglie di alcolici e tracce di sostanze stupefacenti.

L’arrivo in Questura:

Arrivati in Questura è emerso che il tutto è iniziato in discoteca ed è poi continuato nell’appartamento dove, probabilmente a causa di alcol e droga, la situazione è degenerata.

I tentativi di violenza sessuale e le aggressioni fisiche subìte hanno costretto la donna a fuggire in strada. Uno dei due si è anche impossessato dei soldi della donna e le ha distrutto il telefono.

La vittima, al pronto soccorso, ha avuto una prognosi di 15 giorni per le lesioni riportate.

I due uomini sono stati arrestati per tentata violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e danneggiamento in concorso (il secondo uomo anche per resistenza a pubblico ufficiale) e si trovano adesso in carcere.

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