Sbarco Acitrezza: arrestati scafisti per immigrazione clandestina

Sbarco Acitrezza: arrestati scafisti per immigrazione clandestina

Sbarco Acitrezza: arrestati scafisti per immigrazione clandestina.

La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha infatti coordinato le attività svolte dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Catania. Le quali hanno posto in stato di fermo di indiziato di delitto Vladimir Iarmak nato in Russia e Yevhen Paryhin nato in Ucraina. In quanto gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E ancora, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il provvedimento restrittivo in parola deriva dalle attività investigative eseguite in occasione dell’arrivo, intorno alle ore 2:30 del 14.10.2021, nel litorale ionico all’altezza di Acitrezza (CT), di 84 migranti di varie nazionalità. Che si trovavano a bordo di un veliero incagliatosi nelle rocce.

(Leggi: Sbarco di immigrati ad Acitrezza. Cittadini increduli. Le parole del sindaco).

A seguito della segnalazione della Guardia Costiera, è intervenuto personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Per provvedere alle consuete attività di identificazione, foto-segnalamento. Nonché alle prime incombenze di carattere sanitario.

La Squadra Mobile, a seguito di una nota diramata dalla Sala Operativa della Questura etnea, grazie a quanto segnalato dagli operatori di Frontex presenti sul posto nell’ambito delle attività di accoglienza dei migranti, ha dunque intercettato a bordo di un autobus turistico in transito per le vie centrali di Catania due soggetti russofoni. Trovati con zaini contenenti, tra l’altro, cellulari, un satellitare, indumenti bagnati e danaro in contante.

Sulla scorta degli elementi acquisiti alcuni testimoni dell’evento migratorio hanno fornito alcune dichiarazioni. Dalle quali, è emerso che i soggetti rintracciati, Iarmak e Paryhin, erano i componenti di un’organizzazione più ampia. Gli stessi avevano condotto il veliero dalla Turchia (segnatamente da Bodrum) sino alle coste sicule.

(Leggi anche le altre news di CRONACA).

Dalle dichiarazioni rese dai migranti e dal materiale posto sotto sequestro e che dovrà essere dettagliatamente analizzato appare ragionevole ritenere che il citato veliero, partito dalla Turchia qualche giorno prima, per ragioni allo stato non conosciute si sia incagliato.

Inoltre, è emerso che i trafficanti, approfittando delle situazioni di estrema vulnerabilità dei migranti – per lo più afgani, iracheni e siriani – hanno aumentato i prezzi del viaggio clandestino. Chiedendo infatti come corrispettivo addirittura 10.000,00 euro a persona.

Espletate le formalità di rito, i fermati sono stati associati, Iarmak presso la casa circondariale di Termini Imerese (PA), Paryhin presso quella di Enna. A disposizione dell’A.G. competente, e su richiesta di questo Ufficio, il Gip di Catania ha convalidato il fermo ed emesso contestuale ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Seguici anche su Facebook.