Picchia compagna incinta. Trasportata d'urgenza in ospedale

Picchia compagna incinta. Trasportata d’urgenza in ospedale

Picchia compagna incinta. Trasportata d’urgenza in ospedale.

I carabinieri di Pedara hanno infatti arrestato in flagranza un 35enne catanese. In quanto gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. 

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I militari sono dunque intervenuti a seguito di una segnalazione relativa ad una violenta lite in corso tra coniugi.

Raggiunta l’abitazione indicata, i carabinieri hanno trovato la donna, una 37enne catanese, nel cortile interno della casa, in evidente stato di agitazione. Ancora dolorante e con vistose tracce di sangue sul viso.

La donna, invitata dai militari ad aprirgli la porta di casa, ha riferito loro di essere impossibilitata in quanto il compagno aveva chiuso il cancello per impedirle di allontanarsi.

Nell’intento di soccorrere la donna, che riferiva di accusare forti dolori in tutto il corpo, i carabinieri hanno scavalcato la recinzione e, una volta raggiunta, si sono adoperati per assisterla.

La donna, piena di graffi sulle parti visibili del corpo, ha informato i militari del suo stato di gravidanza. E del fatto che il compagno, avvedutosi del loro arrivo, si era rinchiuso nella mansarda.

Il 35enne ha aperto la porta di casa ai militari mostrando anch’egli evidenti arrossamenti, graffi al volto e al collo.

La lite tra i due conviventi, scaturita per futili motivi, si era trascinata per tutta la casa, in particolare nell’openspace e in camera da letto, che i militari hanno trovato completamente a soqquadro, oltre a vedere diversi mobili danneggiati.

Trasportata con urgenza all’ospedale Cannizzaro di Catania la donna ha riportato lesioni per: “policontusioni, trauma addominale in gravida, ematoma della piramide nasale e deformità ossea, contusione orbitaria bilaterale, contusione abrasa ginocchio destro” con prognosi di 30 giorni.

La vittima ha poi raccontato ai carabinieri, presentando formale denuncia, che non si trattava del primo episodio di violenza e aggressione fisica ad opera del convivente. Ma solo l’ultimo, in ordine temporale, di una serie di episodi di maltrattamenti da lei subiti che, tuttavia, non aveva mai denunciato.   

Il 35enne, dopo le cure prestate da personale medico, è stato associato dai carabinieri, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, al carcere catanese di Piazza Lanza. Laddove permane all’esito dell’udienza di convalida.

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