“Pasticceria Quaranta” vittima di estorsione: minacciato il proprietario

“Pasticceria Quaranta” vittima di estorsione: minacciato il proprietario

“Pasticceria Quaranta” vittima di estorsione: minacciato il proprietario.

Oggi infatti, su delega di questa Procura distrettuale – direzione distrettuale antimafia, la polizia ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari personali custodiali, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, a carico dei pregiudicati:

Giacomo Maurizio Ieni, inteso “Nuccio u mattuffo”, Fabrizio Pappalardo, Nicola Cristian Sebastiano Bonfiglio, Carmelo Faro, inteso “pallittuni” o “caramella”.

E ancora: Angelo Magni, Francesco Nicolosi, inteso “u tenenti”, Roberto Pappalardo, Vittorio Puglisi.

Inoltre: David Massimo Puleo, Giovanni Recupero, inteso “Cicina”, Fausto Russo, inteso “fimminedda, Tommaso Orazio Maria Russo.

Infine: Giuseppe Saitta, inteso “u bimbu”, Giacinto Sicali, inteso “u pisciaru”, Giacomo Pietro Spalletta, Carmelo Podestà.

I predetti sono indagati, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, estorsione e usura.

In quanto facenti parte dell’associazione di tipo mafioso denominata “Puntina-Pillera”

(Oltre a “Pasticceria Quaranta” vittima di estorsione: minacciato il proprietario, leggi anche le altre news di CRONACA).

Pasticceria Quaranta:

Carmelo Faro e Fabrizio Pappalardo avrebbero minacciato il comproprietario dell’esercizio commerciale “Pasticceria Quaranta”. Sito in Catania, Piazza Mancini Battaglia n. 17. E lo hanno costretto a versare a Pasqua e a Natale, la somma contante di € 2.500,00. Per complessivi € 5.000,00.

Nonché, in occasione del Natale 2014, a consegnare altresì cinque ceste natalizie contenenti prodotti del citato esercizio. Ciascuna delle quali del valore di € 180,00. Altre sette ceste natalizie, dell’importo complessivo pari ad € 900,00. E, infine, a praticare sconti sui prodotti dolciari acquistati, per ottenere la “protezione” dell’attività imprenditoriale.

Panifici:

Giovanni Faro si sarebbe invece recato presso il panificio “Voglia di pane” di via Orto dei Limoni. Pretendendo dal proprietario il pagamento immediato della liquidazione spettante alla figlia per l’attività lavorativa prestata. Faro avrebbe così picchiato il proprietario e proferito espressioni minacciose dicendogli che avrebbe dato fuoco all’esercizio.

Alcuni degli indagati avrebbero poi fatto ingresso all’interno del panificio. Devastando il locale. Colpendo con dei caschi i due operai che stavano lì lavorando. E infine costringendo il proprietario a versare una somma di denaro a titolo di liquidazione in favore della figlia di Faro.

Altre estorsioni anche ai danni del panificio di via Fiorita di Catania. Gli indagati avrebbero detto alla proprietaria: “se non mi dici dov’è tuo marito scippamu a testa a te e ai bambini”.

Tommaso Orazio Maria Russo e Giacomo Pietro Spalletta inoltre avrebbero aggredito e malmenato un uomo. Costringendolo a consegnare la somma di denaro di euro 9.300.

Nel mirino delle estorsioni anche altre attività.

È da rimarcare che le vittime hanno collaborato denunciando gli autori delle indebite richieste.

L’operazione è stata denominata “Consolazione”, dal nome del quartiere in cui insiste la citata piazza Cavour.

Espletate le formalità di rito, tutti gli indagati sono stati associati presso varie carceri siciliane di massima sicurezza. Tranne Podestà, agli arresti domiciliari, a disposizione del Giudice per le indagini preliminari.

Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato avallate dal Gip in sede, dovranno trovare conferma in esito al procedimento penale che verrà instaurato nel contradittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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