Non supera concorso e si uccide. Indagato amico per istigazione al suicidio

Non supera concorso e si uccide. Indagato amico per istigazione al suicidio

Non supera concorso e si uccide. Indagato amico per istigazione al suicidio.

I carabinieri di Caltanissetta hanno infatti eseguito la misura cautelare del collocamento in una comunità nei confronti di un minore. Indagato appunto per istigazione e aiuto al suicidio per la morte dell’amico 26enne. Trovato morto con un colpo di pistola alla testa, il 25 agosto scorso, su una spiaggia di Porto Empedocle.

Per il minore ci sarebbe anche una denuncia per detenzione e divulgazione per via telematica di materiale pedopornografico.

Secondo l’accusa il giovane avrebbe assistito e supportato l’amico nel preparare e portare a termine il suicidio.

Inoltre, avrebbe, non soltanto condiviso il piano, ma avrebbe fornito anche consigli per impedire che le persone a lui più vicine si rendessero conto del suo progetto.

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Non supera concorso e si uccide, la storia:

Il 26enne aspirava a diventare poliziotto. La settimana precedente il suicidio era andato a Roma per sostenere il concorso. Sarebbe stato il suo ultimo tentativo per l’età. Ma era stato giudicato non idoneo. Deluso e frustrato avrebbe così maturato la volontà di suicidarsi. Condividendo la decisione con l’amico minorenne.

I due si sarebbero scambiati dettagliati messaggi nei quali veniva programmata la realizzazione del suicidio. Scegliendo così giorno, luogo e l’arma, legalmente detenuta dalla vittima.

Poco prima di uccidersi, il ragazzo avrebbe inviato dei vocali con cui salutava gli amici. E a quanto pare, il minorenne era lì con lui.

(Fonte Ansa).

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