Il ricordo di Paolo Borsellino a 30 anni dalla strage di via D'Amelio

Il ricordo di Paolo Borsellino a 30 anni dalla strage di via D’Amelio

Il ricordo di Paolo Borsellino a 30 anni dalla strage di via D’Amelio.

Sono trascorsi 30 anni. Era il 19 luglio del 1992. Una giornata estiva come tante. 57 giorni dopo la strage di Capaci. 57 giorni dopo l’attentato all’amico e collega Giovanni Falcone.

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Il 19 luglio del 1992 è il giorno dell’attentato al giudice Paolo Borsellino.

Borsellino, ultimo di quella squadra di eroi, fu ucciso davanti casa di sua madre. In quella che fu chiamata la strage di via D’Amelio.

Insieme al giudice, quel giorno, persero la vita anche gli uomini della scorta: Agostino Catalano,  Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi. (Prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio).

Ad uccidere il magistrato e gli agenti di polizia ancora una volta la mafia. Ancora una volta cosa nostra.

Quel giorno, Paolo Borsellino pranzò a Villagrazia di Carini con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia. Successivamente si recò insieme alla sua scorta in via D’Amelio. Dove vivevano appunto sua madre e sua sorella Rita.

Alle 16:58 una Fiat 126 imbottita di tritolo, che era parcheggiata sotto l’abitazione della madre, esplose al passaggio del giudice. Uccidendo Borsellino e i cinque agenti di scorta.

L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo. Perché in quel momento stava parcheggiando uno dei veicoli della scorta.

Paolo Borsellino fu l’ultimo in quei anni di mafia ad essere ucciso. Aveva visto morire ad uno ad uno i suoi colleghi, i suoi amici. Soprattutto dopo la morte di Giovanni Falcone, aveva capito che sarebbe stato il prossimo. Che si trattava solo di tempo. I famosi 57 giorni. E per questo aveva anche rifiutato la scorta. Per salvare almeno quei giovani ragazzi.

“Sono un morto che cammina”, diceva spesso. Consapevole del suo destino.

Oggi sono trascorsi 30 anni da quel giorno. Dall’ultimo grosso attentato di mafia.

Già in questi giorni sono state tante le iniziative promosse per ricordare Paolo Borsellino e la sua scorta.

Stasera a Palermo ci sarà un corteo, che partirà alle 20:00 da piazza Vittorio Veneto (Statua della Libertà) e si concluderà in via D’Amelio, con la deposizione del tricolore sotto l’albero simbolo dell’eccidio.

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