Giovanni Brusca intervista esclusiva: «chiedo scusa….».
«Ho riflettuto e ho deciso di rilasciare questa intervista: non so dove mi porta, cosa succederà, spero solo di essere capito. Ho deciso (di farlo) per fare i conti con me stesso, perché è arrivato il momento di metterci la faccia, anche se non posso per motivi di sicurezza, ma è nello spirito e nell’anima [che è nata l’intenzione] di farlo.
Di poter chiedere scusa, perdono, a tutti i familiari delle vittime, a cui ho creato tanto dolore e tanto dispiacere».
Lo dice infatti il mafioso e pentito Giovanni Brusca in un’intervista a Zek e Arte France, 5 anni fa, pubblicata col video inedito dal sito del Corriere della Sera e dalla Stampa.
Lui che ha premuto il telecomando che fece esplodere il tritolo che provocò la strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
Lui che uccise e sciolse nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo.
Il boss mafioso autore di 150 delitti, ora in libertà per fine pena, Giovanni Brusca scarcerato: il mafioso ha finito di scontare la sua pena , chiede scusa.
(Leggi anche le altre news di ATTUALITA’)
Giovanni Brusca intervista esclusiva, le scuse:
«Ho cercato (in questi anni da collaboratore di giustizia) di dare il mio contributo, il più possibile, e dare un minimo di spiegazione ai tanti che cercano verità e giustizia.
E chiedo scusa principalmente a mio figlio e a mia moglie, che per causa mia hanno sofferto e stanno pagando anche indirettamente quelle che sono state le mie scelte di vita. Prima da mafioso, poi da collaboratore di giustizia. Perché purtroppo nel nostro Paese chi collabora con la giustizia viene sempre denigrato, viene sempre disprezzato. Quando invece credo che sia una scelta di vita importantissima, morale, giudiziaria ma soprattutto umana.
Perché consente di mettere fine a questo, Cosa nostra, che io chiamo una catena di morte, una fabbrica di morte, né più né meno. Un’agonia continua».
(Fonte Ansa – fonte video Corriere della Sera).
Seguici anche su Facebook.