Frode: scatta la custodia cautelare per pubblici ufficiali e imprenditori

Frode: scatta la custodia cautelare per pubblici ufficiali e imprenditori

Frode: scatta la custodia cautelare per pubblici ufficiali e imprenditori.

La Guardia di Finanza di Catania ha infatti dato esecuzione a un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania ha disposto misure cautelari nei confronti di 6 persone. Sottoposte a indagine per frode nelle pubbliche forniture. In relazione a lavori inerenti a opere per la protezione dello specchio acqueo del primo bacino del porto turistico di Riposto.

Opere realizzate in modo difforme da quanto previsto nel progetto. Con una conseguenziale diminuzione della sicurezza delle opere costruite. E inoltre un indebito profitto per l’impresa derivante da un consistente risparmio di spesa pari a circa la metà della somma stanziata.

(Oltre a Frode: scatta la custodia cautelare per pubblici ufficiali e imprenditori, leggi anche le altre news di CRONACA).

Le citate misure interdittive hanno dunque riguardato un dipendente pubblico, funzionario direttivo del Servizio 8 (Infrastrutture marittime e portuali) del Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana. E ancora, un ingegnere di Messina. Nonché quattro imprenditori di Catania, Agrigento, Naro e Brolo, operanti nel settore delle costruzioni edili.

Le indagini, svolte dai militari di Riposto, hanno riguardato un appalto di lavori eseguiti tra settembre 2019 e maggio 2020. Relativi appunto alle opere complementari per la protezione dello specchio acqueo del primo bacino del porto di Riposto, per un valore di circa un milione di euro.

Dalle investigazioni sarebbe emersa la sussistenza di irregolarità nella realizzazione di una scogliera finalizzata alla mitigazione del moto ondoso all’interno del primo bacino del porto di Riposto, Realizzata in modo difforme dalle previsioni del capitolato. Per quel che concerne la qualità dei lavori di fatto eseguiti, che sarebbero stati realizzati con modalità grossolane. E ancora, con materiali di qualità inferiore e senza utilizzo degli strumenti previsti per l’esecuzione a regola d’arte.

Nel dettaglio, i soggetti avrebbero realizzato il frangiflutti con l’utilizzo di massi di peso e categoria diversa e inferiore rispetto a quella prevista.

Le attività di indagine, inoltre, avrebbero fatto emergere:

–  la mancata pesatura dei massi da collocare nel fondale;

–  il mancato utilizzo di idonei mezzi meccanici terrestri e navali idonei alla selezione ed al corretto posizionamento dei massi medesimi;

–  il posizionamento di alcune boe di segnalazione difformi rispetto alle caratteristiche qualitative dal capitolato d’appalto;

–  irregolarità per quel che concerne la manodopera impiegata;

– l’omessa vigilanza sulla corretta realizzazione delle opere da parte del direttore dei lavori e dell’Ispettore di cantiere e del Responsabile unico del procedimento.

Tali difformità avrebbero così comportato una significativa riduzione degli standard di sicurezza del porto di Riposto.

In conseguenza di tali attività investigative e degli elementi acquisiti nell’attuale stato del procedimento, in cui non è stato ancora instaurato il contradittorio con le parti, il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta di questa Procura della Repubblica, ha disposto le misure cautelari:

–  la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio da ognuno di essi svolto per la durata di dodici mesi. Con interdizione temporanea di tutte le attività ad esso inerenti nei confronti del funzionario Direttivo del Servizio 8 (Infrastrutture marittime e portuali) del Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana;

–  il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione e il divieto di esercitare la professione per la durata di dodici mesi. Con interdizione di tutte le attività ad essa inerenti, nei confronti dell’ingegnere;

– il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione e il divieto di esercitare attività d’impresa e di ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. Con interdizione delle attività ad esse inerenti, per la durata di dodici mesi nei confronti dei quattro imprenditori edili.

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