Corruzione: arrestati due poliziotti e un vice-ispettore a Catania.
Quattro soggetti sono infatti indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope. E corruzione, peculato e falso in atto pubblico.
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Ad avviare l’indagine, la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania che ha fatto luce sulle gravi condotte che sarebbero state realizzate a Siracusa da tre ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria in servizio presso la Squadra Mobile di Siracusa.
I pubblici ufficiali avrebbero dunque contribuito a rifornire abitualmente le locali piazze di spaccio grazie al rapporto illecito con due esponenti di spicco delle associazioni criminali. Poi divenuti collaboratori di giustizia.
Gran parte della sostanza stupefacente che sarebbe stata ceduta dietro corrispettivo dai poliziotti a tali referenti, proveniva dai sequestri eseguiti nel corso di indagini e sottratta all’esito delle analisi di laboratorio effettuate sui campioni, prima del deposito presso l’ufficio Corpi di reato del Tribunale di Siracusa.
La sostanza stupefacente sequestrata veniva così sostituita con materiale di ogni genere. Come mattoni di terracotta al posto dei panetti di hashish o mannitolo in luogo della cocaina.
Inoltre, i poliziotti, nel corso degli anni, avrebbero garantito l’impunità ai propri sodali. Rivelando agli interessati l’esistenza di indagini a loro carico. Comprese informazioni su intercettazioni in atto e ai luoghi dove erano installate microspie. Nonché contenuti dei verbali di collaboratori di giustizia.
Gli indagati avrebbero quindi ricevuto dai referenti della piazza di spaccio remunerazioni periodiche per le informazioni fornite e il sostegno garantito.
Il Giudice ha così disposto:
la custodia cautelare in carcere per due poliziotti. Uno dei quali in quiescenza e l’altro ancora in servizio presso la Polfer di Siracusa. Nonché il sequestro preventivo di 209.908 euro e a 374.000 euro;
gli arresti domiciliari per un vice ispettore di Polizia e un cinquantenne netino.
Gli indagati sono:
SALEMI Rosario, nato a Noto (SR) il 24.8.1971;
IACONO Giuseppe, nato a Catania il 18.2.1964;
CATANIA Claudia, nata a Siracusa il 6.3.1968;
SANTONASTASO Vincenzo, nato a Noto il 25.12.1971.
