Comunicati scritti da non giornalisti: diffidato il sindaco

Comunicati scritti da non giornalisti. Diffidato sindaco

Comunicati scritti da non giornalisti: diffidato sindaco.

Assostampa Sicilia ha infatti formalmente diffidato il sindaco di Piazza Armerina, Antonino Cammarata. Nella sua veste di primo cittadino e in quella di presidente dell’assemblea territoriale idrica di Enna. A causa appunto dell’invio di comunicati stampa in difformità a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di comunicazione istituzionale.

La nota è firmata dal segretario regionale Roberto Ginex, il presidente regionale del gruppo Uffici Stampa Vito Orlando e il vice Ssgretario provinciale Gianfranco Gravina.

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«L’invio di tali comunicati stampa – spiega Gianfranco Gravina – avviene con modalità non riconducibili al rispetto delle disposizioni fissate dalla legge speciale 150/2000 (recepita dalla Regione Siciliana ex legge 2/2002). La quale disciplina le attività di informazione e comunicazione negli uffici stampa della pubblica amministrazione. Va ricordato, infatti, che i comunicati stampa devono essere firmati da giornalisti regolarmente iscritti all’albo professionale». 

Il sindacato ha, quindi, diffidato dal continuare ad inviare comunicati stampa non in linea con le disposizioni di legge. Chiedendo, al contempo, di conoscere la composizione delle strutture di informazione e comunicazione del Comune e dell’ATI di Enna, e gli atti relativi. Ricordando che per la legge 150/2000, quanto concerne la comunicazione pubblica, incarichi in questo senso devono essere affidati con procedura pubblica ed in nessun caso è prevista deroga.

«Il nostro sindacato – aggiunge Roberto Ginex – che monitora da sempre l’azione delle amministrazioni comunali, ribadisce la costante disponibilità delle nostre strutture regionali e provinciali per individuare le adeguate soluzioni attuative delle vigenti disposizioni. Conciliando l’utilizzo corretto delle professionalità giornalistiche nell’attività di informazione e comunicazione istituzionale. Con le normali esigenze di bilancio degli enti amministrati».

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