Comune di Catania: fuori Porto, entra Barresi, si dimette Cantarella

Comune di Catania: fuori Porto, entra Barresi, si dimette Cantarella

Comune di Catania: fuori Porto, entra Barresi, si dimette Cantarella.

Stanno accadendo cose molto particolari negli ultimi giorni a Palazzo degli Elefanti. E di certo il clima che si respira tra le mura del Comune etneo non è dei più sereni.

Visto che nel giro di 3 giorni è avvenuto un vero e proprio gioco di sedie politiche. Un vero e proprio rimpasto tra gli assessori del sindaco Salvo Pogliese.

Andiamo per ordine.

(Leggi anche gli altri EDITORIALI). 

La prima notizia riguarda l’assessore Alessandro Porto. Al quale è appunto stata tolta la carica di assessore.

Comune di Catania: fuori Porto, entra Barresi, si dimette Cantarella

A quanto pare, Porto lo avrebbe saputo da un comunicato diramato dal Comune di Catania e non personalmente dal sindaco Salvo Pogliese. L’ex assessore si è infatti mostrato rammaricato e deluso.

La nostra redazione lo ha contatto e siamo in attesa di risposta.

Ma ecco che intanto prende il posto di Alessandro Porto, Andrea Barresi.

 

Ecco quanto comunicato sui social:

«Con il cuore pieno di emozione ho il piacere di comunicarVi che stamane il sindaco Salvo Pogliese mi ha nominato ASSESSORE al Comune di Catania. Con l’aiuto di Dio e con la benedizione della nostra Amata Patrona Sant’Agata, lavorerò ancor di più fattivamente per i miei concittadini. Al fine di poter anche io contribuire al benessere e allo sviluppo della nostra amata e meravigliosa Città».

Comune di Catania: fuori Porto, entra Barresi, si dimette Cantarella

E intanto stamattina a Palazzo degli Elefanti, il neo assessore ha prestato giuramento:

«Stamane è stato ufficializzato – scrive Barresi – il mio ingresso nella giunta della Città di Catania ed ho prestato il giuramento di fronte al Sindaco e al Segretario Generale del Comune di Catania».

Ma c’è chi proprio non ha digerito tutta questa situazione. Ovvero, l’assessore Fabio Cantarella che ieri si è dimesso.

La nostra redazione lo ha contatto e lui ha risposto:

«Sono un uomo di partito. Il primo amministratore locale ad avere aderito alla Lega otto anni addietro, e dove c’è la Lega ci sono io, dove non c’è non ci posso essere io. La sostituzione non concordata con i vertici del partito del collega assessore Porto fa venire meno il necessario legame di fiducia e collaborazione tra il Sindaco e la Lega. In questo contesto per me non ci sono più le condizioni per continuare a svolgere con serenità e lealtà il mio ruolo di assessore.

Comune di Catania: fuori Porto, entra Barresi, si dimette Cantarella

Mi addolora che si interrompa improvvisamente l’impegno senza precedenti che ho messo sul fronte dei rifiuti. Un percorso costruito in tre intensi e appassionati anni di lavoro.

Un impegno che sta già iniziando a dare i suoi frutti nei primi quartieri storici, come San Giorgio e San Galermo per esempio. In cui abbiamo introdotto la raccolta differenziata col sistema del porta a porta e tolto i cassonetti. Sistema che via via sarà introdotto in tutta la città per una svolta epocale che si aspettava da tempo.

Per amore di Catania spero che le mie dimissioni non finiscano per compromettere anche la sintonia della giunta comunale con un leader nazionale come Matteo Salvini che ha avuto per Catania attenzione e impegno senza precedenti. Dall’oltre mezzo miliardo di euro che hanno consentito all’ente di tornare vivo quando non si potevano neppure pagare gli stipendi. Al mega progetto di videosorveglianza finanziato con fondi del ministero dell’interno che a settimane renderà più sicura Catania con oltre 200 telecamere in rete.

Vorrei ringraziare ogni singolo amministratore, inclusi quelli di municipio, per il cammino fatto assieme e per ogni singolo intervento eseguito fianco a fianco nei quartieri, nelle strade lì dove la gente aveva un problema».

Restando in attesa di nuove dinamiche, la nostra redazione abbraccia virtualmente gli ex assessori Alessandro Porto e Fabio Cantarella. E fa i migliori in bocca al lupo al nuovo assessore Andrea Barresi.

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