Candelora d'oro ad Agata Massimino. Ricordo della figlia morta di leucemia

Candelora d’oro ad Agata Massimino. Ricordo della figlia morta di leucemia

Candelora d’oro ad Agata Massimino. Ricordo della figlia morta di leucemia.

Una sobria cerimonia di conferimento della Candelora d’oro, assegnata quest’anno ad Agata Rosalba Zappalà Massimino, presidente e ideatrice di Fon.ca.ne.sa, fondazione Onlus che sostiene la ricerca e la cura delle malattie neoplastiche del sangue, si è infatti svolta nel salone Bellini di palazzo degli elefanti.

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Il vicesindaco Roberto Bonaccorsi, nella qualità di facente funzioni del sindaco Salvo Pogliese, ha dunque consegnato l’ambito riconoscimento all’imprenditrice catanese. La quale da trentasei anni svolge una benemerita azione di stimolo nella sensibilizzazione verso le cure onco ematologiche e offre ospitalità ai pazienti e ai loro parenti. Avviando di fatto i festeggiamenti della Santa Patrona Agata, che come lo scorso anno, per la pandemia, si svolgono senza alcuna processione del busto reliquiario e senza eventi collaterali di partecipazione popolare. 

Candelora d’oro ad Agata Massimino. Ricordo della figlia morta di leucemia. La motivazione:

«In nome della solidarietà condivisa con la figlia Santella, morta nel 1985 a soli 20 anni, affetta da una grave forma di leucemia mieloide acuta – c’è scritto nella motivazione, proclamata in pubblico – la famiglia Massimino rese disponibile un patrimonio per costituire la Fondazione catanese. A supporto dell’Istituto universitario di Ematologia dell’ospedale Ferrarotto.

Da allora, ogni energia di Agata Rosalba Massimino è stata protesa a far crescere la sua “creatura”, Foncanesa. Farla diventare un qualificato attore sociale per l’assistenza e la ricerca scientifica. In collaborazione con personalità di scienza e cultura e il sostegno di Istituzioni, Organizzazioni Private, Club Service e singoli benefattori.

Una progressiva azione sfociata, oltre venti anni addietro, nella nascita delle strutture d’accoglienza, “Casa Santella”, che hanno registrato oltre 60 mila ospiti provenienti anche da fuori Sicilia. Dal 2016 una moderna e confortevole “Casa Santella” è aperta all’interno del Policlinico. In un immobile concesso dall’Università, che la stessa Fondazione ha provveduto a ristrutturare e arredare». 

Roberto Bonaccorsi:

«Le motivazioni lette in pubblico – ha dichiarato Bonaccorsi – spiegano meglio di ogni altra cosa il valore di assegnare la Candelora d’oro a una donna impegnata nel sociale. E che ha realizzato strutture importanti sia per lo studio e sia per la ricerca di una delle più gravi malattie. Ma anche per l’accoglienza dei pazienti e dei loro familiari».

All’evento inoltre hanno preso parte tra gli altri, il prefetto Maria Carmela Librizzi, l’amministratore apostolico della diocesi di Catania Mons. Salvatore Gristina. E ancora, il presidente Giuseppe Castiglione. Gli assessori Trantino, Arcidiacono e Cristaldi. Inoltre, il direttore generale dell’azienda ospedaliera Policlinico San Marco, Gaetano Sirna con il primario di Ematologia Francesco Di Raimondo.

La presidente della commissione consiliare Sanità, Sara Pettinato. E anche, l’intero comitato dei festeggiamenti agatini con in testa la presidente Mariella Gennarino. Autorità militari ma anche amici e simpatizzanti della dottoressa Agata Rosalba Zappalà Massimino.

Agata Massimino:

Visibilmente emozionata, ha dichiarato: «Un grande onore ricevere questo riconoscimento. Perché offerto dalla città in cui sono nata e cresciuta e dove si è sviluppata Foncanesa.

Ringrazio il sindaco Salvo Pogliese che nei giorni scorsi mi aveva preannunziato l’assegnazione della Candelora d’oro. Abbiamo fatto tanto. Ma tanto altro vogliamo ancora fare per incrementare la nostra azione di supporto, le strutture sanitarie. E per i pazienti che hanno necessità di essere accolti e curati nelle strutture ospedaliere di Catania».

Candelora d'oro ad Agata Massimino. Ricordo della figlia morta di leucemia

Anche quest’anno, inoltre, si è svolto il classico rito di offerta dell’anello del sindaco di Catania. Anello con il cameo di Sant’agata all’arcivescovo etneo. Quest’anno nella qualità di amministratore apostolico, che rappresenta il sodalizio fra il Comune e la Diocesi che lavorano in sinergia per un regolare svolgimento della festa.

Candelora d'oro ad Agata Massimino. Ricordo della figlia morta di leucemia

Subito dopo, nell’atrio d’ingresso del Municipio, Roberto Bonaccorsi e monsignor Salvatore Gristina, assistiti dal Rettore della Badia di Sant’Agata padre Massimiliano Parisi, hanno proceduto alla rituale accensione della lampada votiva in onore della Santa Patrona.

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