Agente penitenziaria aggredito da 6 detenuti carcere piazza Lanza.
Ieri, nel carcere di piazza Lanza a Catania 6 detenuti hanno appunto aggredito un agente di polizia penitenziaria.
A renderlo noto la Uilpa polizia penitenziaria.
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«È attacco allo Stato. Se interveniamo rischiamo l’imputazione del reato di tortura e se non lo facciamo ci massacrano – dichiara Gioacchino Veneziano, segretario generale Uilpa siciliana. – Sei detenuti hanno colpito ferocemente un agente… il nostro lavoro è diventato una trappola.
La non definizione da parte dell’Amministrazione di protocolli operativi in occasione di rivolte, sommosse, disordini e altri eventi potenzialmente turbativi dell’ordine della sicurezza, propedeutiche alla prevenzione di aggressioni, espone il personale infatti al rischio di essere intrappolati nell’imputazione del reato di tortura.
Riteniamo che il governo debba introdurre una specifica ipotesi di reato o di un’aggravante per la polizia penitenzieria, quando impegnata a sedare proteste, violenze, ovvero eventi critici non gestibili nell’ordinarietà».
Veneziano, da noi contattato, ci ha riferito che l’ospedale ha dato all’agente aggredito 10 giorni di prognosi.
«Esprimiamo solidarietà e sentimenti di vicinanza al collega ferito – conclude il segretario. – Auspicando severi provvedimenti da parte dell’Autorità Dirigente di Catania nei confronti di questi soggetti che sfruttando l’utopia della rieducazione, attaccano violentemente la Polizia Penitenziaria. Chiederemo inoltre un incontro specifico al Provveditore Regionale Cinzia Calandrino».
(Fonte immagine pagina Facebook Uilpa Sicilia).